Prima della partenza per il Portogallo, capitan Olbis Andrè Futo, aveva promesso che l’Università di Bologna, ai campionati europei universitari di basket donne (Eusa) avrebbe migliorato il risultato più bello di tutti i tempi. Prima di oggi, l’Unibo aveva ottenuto il quarto posto. Grazie all’impresa di Aveiro, invece, le ragazze dell’Alma Mater Studiorum potranno tornare in via Zamboni 33, nella sede del Rettorato, con una bellissima medaglia di bronzo da donare al rettore, Giovanni Molari. Magari con il pallone autografato della finale.
L’avversario, il Politecnico di Madrid, era già stato sconfitto nella fase a gironi. Ma si sa, i precedenti non fanno mai testo e, magari, l’Unibo avrebbe avuto anche un po’ di delusione da smaltire per la sconfitta in semifinale con Vienna. Vienna che, per far capire il valore delle austriache, nelle prime giornate si era imposta anche con 60-70 punti di scarto. 80-26 con Lisbona, addirittura 116-23 contro le norvegesi della University of Science and Technology. Ma le austriache, contro le ragazze di Jordan Losi, hanno fatto tanta fatica. Terzo posto da applausi, come ricorda proprio il tecnico, anche perché il risultato della finale di consolazione non è mai stato in discussione. Ecco perché il successo sull’ateneo di Madrid, 75-63, vale doppio.
Dalle parole del tecnico cussino, che aveva iniziato la sua carriera universitaria come giocatore, una quindicina di anni fa, emerge tutto l’orgoglio per una medaglia che resterà nella storia dell’Alma Mater Studiorum. “Bronzo – scandisce la parola Losi -. Partiamo dai fatti. E’ stata una bellissima settimana, passata insieme con un bellissimo gruppo. Quando succedono queste belle cose dobbiamo ricordarci di chi ci ha permesso di essere qua, dal presidente Piero Pagni al direttore generale Federico Panieri, agli sponsor che ci hanno aiutato. Tutti quelli che hanno fatto in modo che qui non ci mancasse niente. E fossimo nelle migliori condizioni per esprimere quello che il Cus Bologna è. Che è un’anima, un modo di essere. Le ragazze, pur con un gruppo nuovo, sono state velocissime a capirlo e interpretarlo. Seguendo magari l’onda, la scia del gruppo maschile che magari ha un po’ più d’esperienza. Siamo stati bravi con lo staff, con Galli, Barbieri e Fin. A fare ognuno le piccole cose che si doveva fare per essere di supporto alle ragazze. Perché in campo alla fine ci vanno loro. Il risultato è espressione di come sono state loro. Ci hanno messo sia la faccia sia il cuore. Quindi brave, brave, brave.
Beatrice Baldi, miglior marcatore del Cus Bologna insieme con Elisabetta Tassinari. “Sono molto contenta – racconta Beatrice – di aver portato a casa una medaglia. E’ stata un’esperienza bellissima. Non mi aspettavo di fare questo risultato al primo anno di questi europei. Sono contentissima del gruppo, eravamo molto unite. Peccato per la semifinale, nonostante quello non abbiamo mai mollato. Contenta di questo percorso e non vedo l’ora che sia il prossimo anno”.
Cus Bologna-Polytechnic University of Madrid 75-63 (24-11: 37-24; 58-41 i parziali).
Polytechnic University of Madrid: Paula Corrochano Gutierrez 6, Sofia Rodriguez Falcon 2; Lucia Gutierrez Lancho 14, Cristina Sierra Calero, Blanca Ruiz De Assin 10, Veronica Cicujano Martin, Paula Archilla Sanchez, Celia Jimenez Santana, Natalia Gonzalez Davila 8, Teresa Gracia Mayans 3, Cristina Maria Fidalgo Herrera 16, Maria Malpartida Gallardo 4. Allenatore: Fernando Ruiz Paz. Vice Gabriel Montero Serradilla e Alba Segovia Hilara.
Università di Bologna: Alessandra Orsili 7, Sofia Roccato, Elisabetta Tassinari 17, Valentina Montani, Maria Sole Vettore 4, Amina Zarfaoui 4, Arianna Landi 4, Flavia Parrinello, Beatrice Baldi 17, Serena Soglia 12, Elena Melloni 10, Olbis Andrè Futo. Allenatore: Jordan Losi. Vice: Matteo Galli. Staff tecnico: Gabriele Fin e Giacomo Bavieri.