L’oro più bello e più atteso. Che forse renderà particolarmente orgoglioso il rettore Francesco Ubertini, grande appassionato di basket e giocatore ai tempi dell’università vissuta da studente. Proprio così, il Cus Bologna, nella finale con il Cus Padova – uno scontro tra
due splendide società settantenni, tra le prime, nel 1946, a dare vita ai centri universitari sportivi – vince per la quarta volta consecutiva il titolo di campione nazionale universitario. Merito del coach, Matteo Lolli e del suo vice, Matteo Galli. Merito di Federico Panieri, il braccio destro del presidente Piero Pagni, che da sempre si attiva per costruire la squadra migliore possibile. Con giovani di talento, capaci di fare canestro così come di ottenere buoni voti agli esami.
La formazione di basket, che pure all’esordio aveva perso il suo incontro, si conferma regina della specialità battendo il Cus Padova 98-92 (30-19; 52-46; 78-69 i parziali). Il tabellino: Fimiani ne, Montanari 26, Savio 2, Galeotti, Burresi, Gasparin 14, Iattoni 6, Fin 14, Falzetti, Sangiorgi 2, Chiappelli 22, Poluzzi 12. Il sogno adesso è andare a Zagabria, agli Europei, cercando di migliorare quel risultato che proprio l’Alma Mater Studiorum è già stata capace di ottenere in due edizioni, ovvero la medaglia di bronzo in una competizione di carattere internazionale. “Siamo stati bravi – racconta l’allenatore Matteo Lolli, mentre il general manager Federico Panieri non nasconde le sue emozioni e la sua commozione -, perché è stata una guerra di nervi tra due formazioni di talento. Siamo scappati subito, poi, dopo aver avuto anche quindici lunghezze di vantaggio, ci hanno ripreso. E lì siamo stati ancora più bravi perché non ci siamo né spaventati né smarriti ma abbiamo continuato a giocare con la stessa intensità, vincendo un trofeo che ci consacra tra i più grandi degli ultimi anni”.
Ma non sono mancate altri motivi di soddisfazione ai campionati nazionali universitari in corso di svolgimento tra Modena e Reggio Emilia.
Nella stessa giornata – per la gioia dell’entourage del presidente Piero Pagni, non solo il general manager Federico Panieri, ma anche Cinzia Garbellini della direzione generale, Chiara Boschi dell’ufficio comunicazione e l’infaticabile team manager Agostino Briatico – arrivano l’argento nel judo (categoria -66 chili) di Matteo Benassi e il bronzo di Giacomo Mariani, sempre nel judo ma nella categoria -100 chili. Tre le medaglie del taekwondo: oro per Filippo Ludovico (Agraria) forme, cinture rosse; Davide Evangelisti (Ingegneria Energetica) argento nelle forme cinture verdi e bronzo per Martina Simoni (combattimento femminile -49 chili).
Il medagliere del Cus Bologna
Medaglie d’oro 7: squadra di pistola (Sofia Tampellini, Martina Angori e Ludovico Zatterin), Volley maschile, Francesca Bertoni (atletica leggera, 3000 siepi), 4×100 (atletica leggera, Piccolo, Gianantoni, Cesari e Bilotti), Marco Gianantoni (atletica leggera, 100 piani), basket maschile, Filippo Ludovico (taekwondo, forme, cinture rosse).
Medaglie d’argento 8: Massimo Bacchilega (karate, +94 chili), Francesco Vulcano (pugilato, 60 chili), spada maschile a squadre (Alexei Efrosinin, Iulius Spada, Giovanni Giusti), squadra di carabina (Dragana Palacek, Elena De Cicco e Tommaso Bulgari), squadra di rappresentanza tiro a segno, Virginia Laurenti (sciabola femminile), Matteo Benassi (judo, -66 chili), Davide Evangelisti (taekwondo, cinture verdi).
Medaglie di bronzo 7: Marco Balducci (pugilato), Alexei Efrosinin (spada maschile), Dragana Palacek (carabina), Niccolò Nardi (tennis), 4×100 donne (atletica leggera, Zermiglian, Calgarini, Laffi, Corbucci), Giacomo Mariani (judo, -100 chili), Martina Simoni (taekwondo, combattimento femminile, -49 chili).
ufficio stampa
cus bologna asd